venerdì 28 giugno 2013

Ho voglia di qualcosa di dolce!!! la stevia un alleato per restare in forma!

Pronti per la prova bikini!? pronti o no è arrivata l'estate, ed esami permettendo, fra poco le vacanze! Molte mie amiche da un paio di mesi hanno iniziato dieta, massaggi, mesoterapia e palestra per essere in forma! ma qual è il principale responsabile del fallimento di moltissimi progetti alimentari di dimagrimento? il dolce!! è difficile resitere al gusto del dolce. I dolci infatti hanno appetibilità alta e sazietà bassissima, relativamente alle calorie introdotte. Il gusto del dolce resetta inoltre gran parte dei meccanismi che ci fanno sentire sazi riaccendendo l'appetito. Non tutti sanno che esiste un alletato!! Una dolce piantina paraguaiana, la Stevia, che è utilizzata da secoli  per apportare energia, per regolare il livello del glucosio nel sangue, per ridurre il desiderio di dolci, per attenuare l’appetito, per migliorare la digestione il tutto a calorie zero! 
In questi giorni ho letto tantissimi articoli sullo zucchero bianco (clicca qui). Il saccarosio fa male! non solo per l'aumento della glicemia e per l'apporto calorico e perchè crea dipendenza (mandando al tappeto i buoni propositi!) ma anche perchè nel processo di lavorazione si introducono all'interno tracce di molte sostanze tossiche: il succo ottenuto dalla pianta viene da prima depurato con il latte di calce, poi la calce in eccesso viene elimanta con anidride carbonica, e si rende più chiaro con acido solforoso, Viene quindi cotto, raffreddato, cristallizzato e centrifugato. Lo zucchero grezzo così ottenuto viene ancora filtrato e decolorato con carbone animale e colorato con blu oltremare o con il blu idantrene (che proviene dal catrame dunque è cancerogeno) per eliminarne i riflessi giallini ed ottenere un raffinato purissimo zucchero bianco di prima classe! 

D'altra parte anche i dolcificante sintetici senza calorie non sono da meno.  In questo periodo molte multinazionali stanno cercando di migliorare le formule dei loro prodotti light. La presenza dell'aspartame è visto con sospetto. Sono stata adicta alla coca light non perchè fosse senza calorie, ma perchè il sapore della cocacola per me è veramente troppo dolce mentre quello della light è perfetto! La scorsa estate però ho visto un documentario sugli effetti dell'aspartame (clicca qui e qui) tra cui aumento dell'incidenza di tumori, mal di testa, malattie degenerative, epilessia, sindrome di affaticamento cronico, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer, linfoma, fibromialgia e diabete ed anche aumento di peso ed aumento dell'incidenza dell'obesità (come spiegato nel documentario viene anche dato ai maiali per farne aumentare il peso in maniera più facile e veloce) e dall'ora ho iniziato ad evitarla. Siamo portati a credere che l’aspartame sia presente unicamente nel bibite light e nelle bustine di dolcificante e quindi evitando quelle non lo ingeriamo. Purtroppo non è così: l’aspartame è presente un pò ovunque in oltre seimila prodotti: negli yogurt ed alimenti magri, nelle bibite gassate, nei chewingum, nelle caramelle, nelle patatine, nei gelati e cioccolatini senza zucchero, in sciroppi ed antibiotici per bambini da solo o combinato con gli altri dolcificanti sintetici E951, acesulfame K, fonte di fenilalanina, E950, sucralosio.

La stevia rebaudiana è stata ribattezzata come la piantina più dolce del mondo. Grazie ai componenti attivi (stevioside e rebaudiosidi A, B, C, D, ed E; dulcoside A, e steviolbioside)  le sue foglie sono 30 volte più dolci della canna da zucchero e non da calorie perchè non viene metabolizzata. La pianta è di origini Sud americane cresce nella foresta amazzonica al confine tra Paraguay e Brasile. Sin dall’antichità le popolazioni autoctone Guarani utilizzano la “hierba dulce” sia per le sue proprietà curative (antidiabetiche e ipotensive) che per quelle dolcificanti.

Studi relativi all'uso medicinale della stevia sono stati effettuati da centinaia di anni in tutto il mondo. Le proprieta scientificamente dimostrate sono molteplici. è un antibatterico (non provoca carie a differenza dello zucchero: uccide i batteri Streptococcus mutans, che sono il primo fattore di sviluppo della placca), antifunginoantinfiammatorio, antivirale, ipoglicemizzante (abbassa i livelli di glucosio nel sangue agendo stimolando le cellule b del pancreas a produrre insulina e aumentando la tolleranza al glucosio risultando utile sia per i pazienti diabetici di tipo2, che come dolcificante alternativo allo zucchero (non altera la glicemia perchè non viene metabolizzato) nei pazienti diabetici di tipo 1 a differenza degli altri dolcificanti resiste alle alte temperature e può quindi essere utilizzato per cucinare),  diuretico, ipolipidemico (riduce colesterolo cattivo aumenta colesterolo buono viene utilizzato come farmaco nel controllo del peso nei pazienti obesi), digestivo,vasodilatatore, ipotensivo, cardiotonico, antiossidante.

Il Giappone, dove i dolcificanti artificiali sono stati banditi da più di 40 anni (per i possibili effetti cancerogeni), è attualmente uno dei maggiori consumatori di stevia come dolcificante alternativo allo zucchero (sono stati effettuati più di 40,000 studi sulle sue proprietà e sulla sua sicurezza), ma la pianta è comunemente utilizzata in tutto l'est asiatico: Cina, Corea, Tailandia e Malesia, Tawain.

Nel 2008  la Fda ha approvato gli estratti di stevia come integratore dietetico e in seguito come additivo alimentare. In Europa nel 2011 è stato ufficialmente autorizzato dalla Commissione Europea nei 27 paesi membri, Italia compresa, dopo il già positivo parere espresso dall’ Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa).  “Gli esami tossicologici effettuati – assicura l’Efsa – hanno evidenziato che i  glicosidi steviolici non sono genotossici, né cancerogeni, né collegati a effetti avversi sul sistema riproduttivo umano o nei bambini in fase di crescita”. La sigla: E 960  è quella con cui viene etichettata la stevia in Europa. Anche se non sono stati evidenziati effetti tossici ed allergie è stato fissato un limite di assunzione giornaliera: 4 milligrammi per ogni chilo di peso corporeo (per esempio, una persona di 60 chili non dovrebbe superare i 240 milligrammi al giorno).  Ho visto che anche nel mercato italiano le cose si stanno muovendo e già esistono diverse case che producono la stevia come dolcificante ed integratore!
Il mio consiglio è di scegliere un prodotto puro in cui sia presente tutto il fitocomplesso in modo da avere sia l'effetto terapeutico che quello dolcificante. Ma l'idea migliore è coltivarla in casa, è possibile anche qui da noi! molti vivai hanno già le piantine!! le foglie possono essere consumate già fresche (come fanno i bambini paraguaiani da sempre) oppure secche da mettere in infuzione nel tè oppure triturate diventano una polvere verde da usare come lo zucchero ma in quantità decisamente minori! il sapore ha un lieve retrogusto di liquirizia che io adoro, ma dicono che nel caffè non sia proprio il massimo!!





Xoxo P.

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